Giò Pomodoro, 1989. “Studio per 'Sole', Casa della giovane, Lugano”
L’opera
Commissionata da Fornace S.Anselmo a Giò Pomodoro, l’opera rivela un progetto in terracotta risalente al 1989 destinato alla Casa della giovane di Lugano.
“Sole” è attualmente visibile sulla facciata dell’edificio, eretto nel 1901 con l’obiettivo di accogliere giovani donne in difficoltà.
In basso a destra, è possibile osservare gli appunti dell’artista, preziose note strutturali ed estetiche per la perfetta riuscita del dettaglio in terracotta.
L’artista
Giò Pomodoro, all’anagrafe Giorgio Pomodoro (Orciano di Pesaro, 17 novembre 1930 - Milano, 21 dicembre 2002), è stato un illustre scultore, orafo, incisore e scenografo italiano, fratello minore dello scultore Arnaldo Pomodoro.
Tra i più influenti scultori internazionali del XX secolo, Giò studiò presso l'istituto tecnico per geometri di Pesaro, città in cui imparò la cesellatura, nella bottega di un anziano orafo. Nel 1954 si trasferì a Milano dove, immerso in un ambiente artistico vivace, già a partire dal 1955 cominciò a esporre le sue opere, per poi passare alla Biennale di Venezia, Firenze, Roma fino a superare i confini nazionali.
A partire dagli anni settanta iniziarono gli ultimi due cicli della sua vita artistica, in cui si dedicò a numerose opere voluminose e monumentali presso il suo studio di Querceta di Seravezza in Versilia.
Realizzò anche le scenografie dell'opera verdiana La forza del destino e, nel 1980, si occupò della scenografia del Flauto magico di Mozart, rappresentato a La Fenice di Venezia.
Nel 1984 prese parte alla sua quarta e ultima Biennale di Venezia.
Si spense nel suo studio di via San Marco a Milano, il 21 dicembre 2002.